E INFINE I PESCI MOLTIPLICARONO L’INSALATA,

MA QUESTO NON È UN MIRACOLO, QUESTO È IRCIPONIC

La divisione Ricerca e sviluppo di IRCI S.p.A. costituita da un TEAM di giovani di ingegneri, agronomi e biologi, ha progettato e realizzato IRCIPONIC, sistema acquaponico volto alla produzione combinata di vegetali e animali.

Questo progetto sviluppatosi in collaborazione con Acquacoltura Italia s.r.l., società di Osimo che si occupa della formazione e consulenza in ambito acquaponico, ha permesso la nascita di una partnership a livello internazionale con la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura).

La FAO ha coinvolto i paesi del sud del mondo in quanto la scarsità di acqua o di superficie coltivabile non permette l’utilizzo dei metodi tradizionali di coltivazione e allevamento, infatti l’obiettivo è quello di diffondere la tecnologia dell’Acquaponica a questi paesi rendendoli autosufficienti nella produzione di vegetali e animali.

Dal 27 al 30 Ottobre, si è svolto il primo workshop internazionale di formazione professionale nel campo dell’Acquaponica. Nel corso di queste giornate formative, Il meeting ha permesso ai 19 funzionari ministeriali governativi provenienti da Mauritania, Sudan, Giordania, Arabia Saudita, Palestina, Egitto, Marocco, Tunisia, Libia ed Emirati Arabi Uniti di acquisire non solo competenze teoriche ma anche pratiche; infatti Giovedì 29 Ottobre è stata presentata MAEVA garden, la prima serra Acquaponica italiana, costruita da IRCI S.p.A., all’interno dell’Azienda Agricola Bracciotti Ariella di Poggio Torriana.

I vantaggi di questa nuova tecnologia a ciclo chiuso, permette alle sostanze di scarto prodotte dai pesci di alimentare le piante, le quali a loro volta cedono ossigeno e nutrienti ai pesci, permettendo ad entrambi i sistemi di ricavarne vantaggio.

Il consumo di acqua ridotto del 90% rispetto ad una tradizionale coltivazione in suolo e gli spazi di coltivazione contenuti, fanno si che questi sistemi acquaponici possano essere il futuro per le famiglie che vogliono auto prodursi cibo a km 0 .